Nel panorama della narrativa di genere italiana raramente capita di trovare delle vere e proprie perle, ma a volte capita davvero ed è il caso dei libri di Barbara Baraldi, a mio parere uno dei migliori esempi di letteratura gotica italiana. Lullaby (Castelvecchi, 2010) è un libro che parte da una struttura narrativa affine al giallo, quindi solida, con una caccia al colpevole, ma che arriva ad avere appunto sfumature gotiche, sia nelle atmosfere, sia nella descrizione di alcune scene obbligatoriamente forti. Barbara riesce a costruire il tutto con una prosa priva di fronzoli, ma elegante, veramente seducente. I personaggi non sono mai banali, hanno sempre diverse sfaccettature che si rivelano via via che il racconto si dipana. Inizialmente possono apparire stereotipi, poi rivelano altro. In ogni caso si nota sempre l'attenzione per il lato umano della loro personalità e delle ragioni intime che li spingono ad agire in un certo modo. E' interessante anche notare l'evoluzione che certi personaggi, ad esempio Marcello, ma non solo, compiono nell'arco del romanzo. La lettura è piacevole, fluida e in qualche modo, avvolgente. Non esagero nel dire che non ci si riesce a staccare dalla pagina, in questo più che in altri libri della stessa autrice. Consigliato caldamente.
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